MUNCH. La rivoluzione espressionista rappresenta un’occasione unica per seguire il percorso artistico di Munch all’interno di una più ampia storia europea, dal tardo Ottocento fino ai linguaggi contemporanei

Al Centro Culturale Candiani di Mestre, la Fondazione Musei Civici di Venezia propone l’esposizione MUNCH. La rivoluzione espressionista, visitabile dal 30 ottobre 2025 al 1° marzo 2026. L’iniziativa punta a evidenziare il ruolo di Edvard Munch non solo come autore dell’iconico Urlo, ma anche come protagonista nel passaggio tra Ottocento e Novecento e come figura chiave nello sviluppo di nuovi linguaggi espressivi in Europa.

Il percorso espositivo include circa ottanta lavori tra dipinti e incisioni, comprensivi di prestiti significativi da istituzioni internazionali quali la Pinacoteca Nazionale di Bologna, il Belvedere di Vienna e il museo Prins Eugens Waldemarsudde di Stoccolma. La selezione consente di delineare un quadro esaustivo dell’evoluzione stilistica e tematica di Munch, dal periodo giovanile fino alla maturità artistica.

Origine e nucleo della collezione

Il cuore della mostra si fonda sulle collezioni della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, che custodiscono quattro importanti opere grafiche di Munch: Angoscia, L’urna, La fanciulla e la morte e Ceneri. Queste incisioni, realizzate con tecniche diverse come acquaforte, acquatinta, puntasecca e litografia, offrono un punto di partenza per comprendere le radici artistiche dell’autore e il suo impatto sull’arte europea successiva. L’assenza di colore nelle opere grafiche consente di cogliere con maggiore intensità la forza espressiva del segno di Munch.

Allestimento della mostra Munch. La rivoluzione espressionista al Centro Culturale Candiani di Mestre: serie di opere di Max Beckmann realizzate a puntasecca su carta giapponese

Allestimento della mostra Munch. La rivoluzione espressionista al Centro Culturale Candiani di Mestre: serie di opere di Max Beckmann realizzate a puntasecca su carta giapponese

La rassegna pone Munch come figura ponte tra la cultura nord-europea e le avanguardie continentali, evidenziando i suoi legami con le secessioni tedesche, da Monaco del 1892 a Berlino del 1898, e con il simbolismo internazionale, attraverso confronti con artisti come Redon, Böcklin e Ensor. L’influenza dell’arte grafica di Munch emerge chiaramente nel movimento espressionista tedesco, in particolare nelle opere dei gruppi di Dresda e Berlino, segnando l’evoluzione del linguaggio visivo del primo Novecento.

L’allestimento è collocato al terzo piano del Centro Culturale Candiani, riservato a progetti espositivi temporanei. Al secondo piano sono ospitate altre iniziative culturali, consentendo una gestione differenziata dei percorsi espositivi all’interno della struttura.

Struttura e opere principali

Il percorso espositivo si articola in sette sezioni, che coprono dall’esperienza grafica e precoce di Munch fino all’eredità dell’Espressionismo e all’arte contemporanea. Tra i punti salienti della rassegna si trova Due anziani (1910), proveniente dal museo Prins Eugens Waldemarsudde di Stoccolma, testimonianza della fase in cui Munch raggiunge una nuova serenità cromatica dopo il periodo berlinese e un ricovero psichiatrico. Successivamente, la mostra presenta opere dell’Espressionismo tedesco, con Max Beckmann e Otto Dix, e le tracce di questo movimento nel dopoguerra e nell’arte contemporanea, con lavori di Renato Guttuso, Ennio Finzi, Marina Abramović e Shirin Neshat.

Vengono inoltre approfonditi i movimenti delle Secessioni di Monaco, Vienna e Berlino e il Simbolismo italiano e belga, con artisti come Franz von Stuck, Arturo e Alberto Martini, Redon, Sérusier, Bonnard, Klinger, Böcklin, Félicien Rops, James Ensor, Adolfo Wildt, Cesare Laurenti e Ugo Valeri.

Una sezione è dedicata all’Espressionismo tedesco, in cui l’influenza di Munch è evidente soprattutto nella grafica, come dimostrano le opere di Otto Dix, Max Beckmann e dei membri del gruppo Die Brücke, che riflettono il trauma collettivo della Germania post-bellica.

Mostra MUNCH a Mestre, fino al 1 marzo 2026

Mostra MUNCH a Mestre, fino al 1 marzo 2026

L’ultima parte della mostra copre il periodo dagli anni Quaranta e Cinquanta fino all’arte contemporanea, mostrando come le istanze espressioniste influenzino artisti come Renato Guttuso, Zoran Musič, Ennio Finzi ed Emilio Vedova. La sezione finale affronta temi attuali e drammatici, con opere di Mike Nelson, Brad Kahlhamer e Tony Oursler, la performance di Marina Abramović legata alla guerra nei Balcani e la denuncia di Shirin Neshat sulle condizioni delle donne in Iran.

La responsabilità della curatela è stata affidata a Elisabetta Barisoni, della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, che ha progettato il percorso espositivo come un dialogo tra Munch e le principali correnti artistiche europee tra Ottocento e Novecento. La curatrice ha inoltre coordinato l’allestimento, la selezione dei prestiti e la realizzazione delle schede illustrative delle opere.

Obiettivi e attività collaterali

La mostra mira a riconsiderare Munch come figura centrale non solo della storia dell’arte del suo tempo, ma anche come guida per comprendere la funzione sociale e culturale dell’espressione artistica. Per favorire una fruizione inclusiva, sono previsti laboratori e percorsi educativi dedicati a scuole, famiglie e adulti, comprendenti attività tattili e workshop sull’incisione. L’ingresso è gratuito, previa prenotazione online, a conferma dell’attenzione verso un pubblico ampio e diversificato.

La mostra comprende laboratori e percorsi didattici destinati a diverse fasce di pubblico. Sono previste attività tattili e sensoriali per bambini dai 4 anni, percorsi rivolti ad adulti e studenti, e workshop focalizzati sulle tecniche dell’incisione, con l’obiettivo di favorire una fruizione attiva e partecipata dell’arte.

La rassegna non si limita a mostrare opere, ma intende creare un dialogo tra passato e presente, tra crisi individuali e collettive, tra forma e contenuto, stimolando una riflessione sul ruolo dell’arte e sulla sua capacità di incidere sulla società.

La rassegna non si limita a ricostruire la carriera di Munch nel contesto del primo Novecento, ma evidenzia anche la sua influenza sull’arte contemporanea. Viene mostrato come le innovazioni stilistiche e le esperienze artistiche del pittore norvegese abbiano ispirato generazioni successive, estendendosi fino a sperimentazioni radicali e performative nell’arte attuale.

Informazioni sulla mostra
InfoDettagli
Titolo della mostraMUNCH. La rivoluzione espressionista
Artista o artisti partecipantiEdvard Munch (e influenze/eredità espressioniste)
Tipologia della mostraMostra d’arte (dipinti, incisioni, grafica)
Ente organizzatore / promotoreFondazione Musei Civici di Venezia – MUVE
Patrocini o collaborazioni istituzionaliComune di Venezia / Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro (collezioni civiche veneziane)
LuogoCentro Culturale Candiani – Mestre (VE)
IndirizzoP.le Luigi Candiani 7 – 30174 Mestre (Venezia)
Data di inizio30 ottobre 2025
Data di fine1 marzo 2026
CuratoreElisabetta Barisoni
Biglietto / ingressoGratuito previa registrazione online
PrenotazioneObbligatoria online per ingresso gratuito
Telefono041 270 0370
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