Con Pantone Palette Generator, l’AI entra in un territorio user-based: quello delle emozioni visive. Non si tratta solo di tecnologia, ma di una nuova forma di creatività aumentata, dove il colore smette di essere un semplice codice e diventa narrazione culturale

Pantone, storica autorità mondiale nel campo della cromia, ha presentato la versione beta di un nuovo strumento che segna un’evoluzione nella sua lunga storia: Pantone Palette Generator, un sistema di intelligenza artificiale sviluppato in collaborazione con Microsoft attraverso la piattaforma Azure OpenAI.
L’obiettivo è semplice ed ambizioso allo stesso tempo: permettere a chiunque — dai designer ai creativi, dai brand agli studenti di moda — di generare palette cromatiche personalizzate partendo da un dialogo naturale con l’AI. Tutto avviene all’interno di Pantone Connect, l’applicazione digitale che raccoglie oltre 15.000 colori ufficiali.

Pantone non vende solo tinte, ma linguaggi visivi”, affermano i portavoce dell’azienda. “Ora l’AI diventa una nuova grammatica del colore”.

Come funziona il Pantone Palette Generator

Alla base dello strumento c’è un motore di intelligenza artificiale che unisce Azure AI Search, Azure OpenAI e un modello di tipo Retrieval-Augmented Generation (RAG).
In pratica, l’utente inserisce un prompt conversazionale — ad esempio “Mostrami tonalità che esprimono ottimismo nella Gen Z” oppure “Crea una palette ispirata agli editoriali moda degli anni ’70” — e il sistema consulta decenni di ricerche del Pantone Color Institute, comprese analisi di tendenze e studi di psicologia del colore.

Il risultato non è un semplice elenco di tinte, ma una composizione cromatica argomentata, accompagnata da una spiegazione che ne illustra la logica e il contesto emotivo.
Attualmente il generatore è accessibile agli utenti di Pantone Connect, anche con il piano gratuito, e supporta la libreria “Fashion, Home & Interiors”. L’espansione a tutte le collezioni è prevista nei prossimi aggiornamenti.

Pantone arricchisce la propria esperienza utente con un tool AI powered

Pantone arricchisce la propria esperienza utente con un tool AI powered

Esperimento a New York: la politica in versione cromatica

Per testare la potenza del sistema, un giornalista ha sperimentato il tool su due candidati alla carica di sindaco di New York City. Per Zohran Mamdani, il comando era: “Mostrami colori che rappresentano l’energia della sua campagna”.
La risposta è stata una palette chiamata “Bold Borough Momentum”, caratterizzata da due rossi intensi (Poppy Red e Molten Lava), un verde-lime acceso, un chartreuse brillante e un blu Marina. Secondo l’AI, questi toni incarnano energia, inclusività e passione per il cambiamento: i rossi simboleggiano ardore e coraggio, i verdi l’entusiasmo delle iniziative dal basso, mentre il blu rappresenta la connessione tra le comunità della città.

Per l’avversario Andrew Cuomo, invece, la palette generata — chiamata “Resilient Leadership Tones” — ha mostrato una personalità più misurata e istituzionale: Peat (marrone quasi nero), Sierra (terracotta), Arctic Seal (grigio-violaceo), Golden Olive (oliva dorata) e Misted Marigold (giallo-arancio delicato).

Questi colori, spiega il sistema, comunicano forza, esperienza e stabilità: tonalità più sobrie per trasmettere fiducia e senso di radicamento.

Non un oracolo politico, ma un traduttore di atmosfere

L’esperimento non ha nulla a che vedere con la previsione dei risultati elettorali: lo scopo non è “indovinare” un vincitore, bensì trasformare l’energia narrativa di un evento in linguaggio visivo.
Pantone sottolinea che il generatore si basa su analisi di trend e contesti culturali, non su dati predittivi o sociali. In questo modo diventa uno strumento creativo e ispirazionale, capace di trasferire concetti astratti in combinazioni cromatiche coerenti.

Il sistema è costruito su una struttura cloud scalabile supportata da Azure Cosmos DB, pensata per integrarsi nei flussi di lavoro digitali e garantire affidabilità anche a livello aziendale.
Pantone ha chiarito che il modello è stato addestrato esclusivamente su archivi e dati interni: articoli, studi e report del proprio istituto. Nessuna fonte esterna è stata utilizzata, una scelta che tutela la coerenza metodologica e la proprietà intellettuale.
L’espansione futura includerà l’intero catalogo Pantone e la possibilità di creare palette partendo da tendenze stagionali, fino a integrare la Color of the Year 2026.

Un cambiamento di paradigma per il design

Per i professionisti della creatività, questo strumento rappresenta un’inedita sinergia tra intuizione artistica e calcolo algoritmico.
Se prima la ricerca di un colore “giusto” poteva richiedere ore di confronto, ora il dialogo con l’AI accelera il processo mantenendo un solido fondamento teorico. Pantone precisa che l’AI non sostituisce il giudizio umano: il prompt, la selezione finale e l’interpretazione rimangono nelle mani del designer.

Immagina di chiedere a un assistente virtuale: “Che colori esprimono la calma di un mattino d’autunno a Brooklyn?
Il generatore risponde con tonalità miele, foglia secca, accento blu-acciaio. Poi spiega il perché: “Queste nuance evocano quiete, maturità e rinnovamento”.
In questo scambio tra essere umano e macchina, il colore diventa un dialogo sensoriale, non un dato tecnico.

L’intelligenza artificiale non sceglie al posto tuo” scrivono i tecnici Pantone, “ma ti aiuta a visualizzare più rapidamente ciò che hai in mente”.


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