Picasso – Il linguaggio delle idee è la mostra al Museo Storico della Fanteria di Roma dal 4 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026
Dal 4 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026, il Museo Storico della Fanteria di Roma, in Piazza di Santa Croce in Gerusalemme, accoglie una grande mostra dedicata a uno dei più influenti artisti del Novecento: Pablo Picasso – Il linguaggio delle idee. L’esposizione, che raccoglie oltre cento opere tra stampe, ceramiche e fotografie, non punta a celebrare il Picasso più famoso e “da cartolina”, ma a rivelarne il lato più curioso e sperimentale, quello che mescola tecnica, sentimento e vita quotidiana.
Un allestimento pensato come un racconto
L’iniziativa è promossa dal Ministero della Difesa e da Difesa Servizi S.p.A., con la produzione di Navigare Srl e il sostegno della Regione Lazio, del Comune di Roma, dell’Ambasciata di Spagna e dell’Instituto Cervantes. A curarla sono Joan Abelló, Marco Ancora e Carlota Muiños, che hanno costruito un percorso narrativo capace di attraversare tutta la vita artistica di Picasso, dagli anni di formazione in Spagna fino al periodo della maturità trascorso in Costa Azzurra.

Mostra “Picasso – Il linguaggio delle idee” al Museo Storico della Fanteria di Roma: un viaggio tra oltre cento opere che raccontano il genio multiforme di Pablo Picasso
L’allestimento mette in evidenza il volto di un artista “totale”: pittore, incisore, scenografo, ma anche ceramista nelle opere esposte a Roma e designer ante litteram. Più che un’esposizione, è un viaggio dentro la mente di un uomo che non smetteva mai di cercare nuove forme per esprimere emozioni e idee.
Pensata anche per chi non ha conoscenze approfondite di arte, la mostra si distingue per il suo carattere divulgativo. Pannelli chiari, spiegazioni accessibili e percorsi didattici permettono di seguire le diverse fasi della carriera di Picasso e di comprendere il valore delle tecniche esposte. È un allestimento che parla tanto agli appassionati quanto a chi si avvicina per la prima volta al mondo dell’arte moderna.
Picasso e i suoi mondi: le sei sezioni esposte
La mostra è divisa in sei capitoli tematici, ognuno dedicato a un aspetto diverso del suo universo creativo.
- 1. Picasso, gli amici, le donne
Questa sezione racconta il legame profondo tra vita privata e ispirazione artistica. Attraverso ritratti e bozzetti emergono le figure femminili che hanno accompagnato l’artista: muse, compagne, amiche e confidenti. Tra le opere spiccano Donna che fuma (1906-1907), ritratto delicato di Fernande Olivier, e Paesaggio lussureggiante (circa 1930), dedicato al pittore e amico Àngel Fernández de Soto. Due opere che mostrano la capacità di Picasso di trasformare i sentimenti in linee e colori. - 2. I linoleum, una nuova scoperta
Negli anni Cinquanta, nella cittadina francese di Vallauris, Picasso si avvicina al linoleum, un materiale economico e comune usato per pavimenti, che lui trasforma in strumento d’arte. Incidendo e stampando su questo supporto, crea immagini dal tratto deciso e dallo stile immediato: un modo innovativo per dare nuova vita a una tecnica semplice. - 3. Le Tricorne
Qui l’attenzione si sposta sul legame tra Picasso e il teatro. Nel 1917 l’artista collabora con la compagnia dei Ballets Russes, disegnando scenografie e costumi per il balletto spagnolo Le Tricorne (El sombrero de tres picos). I disegni esposti mostrano come Picasso abbia saputo unire il linguaggio della pittura al movimento e alla musica, rendendo la scena teatrale una tela vivente. - 4. Ultimo periodo: Côte d’Azur, foto e mostre
In questa sezione, fotografie di Edward Quinn e André Villers immortalano Picasso nella quotidianità della sua vita nel Sud della Francia. Scatti spontanei lo ritraggono al lavoro, in compagnia di amici o mentre gioca con i figli. Accanto, manifesti e locandine delle sue esposizioni ricostruiscono la fitta rete di mostre che l’artista organizzava personalmente, segno della sua instancabile energia creativa. - 5. Carnet de La Coruña, 1894-1895
Un piccolo quaderno, riprodotto in copia fedele, ci porta indietro nel tempo, quando Picasso era un ragazzino di appena tredici anni. I disegni contenuti nel Carnet de La Coruña mostrano già una padronanza sorprendente del tratto e dell’osservazione, quasi un’anticipazione del talento che avrebbe poi rivoluzionato l’arte del Novecento. - 6. Arti minori e sperimentazioni
Il percorso si chiude con le ceramiche create negli anni Cinquanta nell’Atelier Madoura di Vallauris. Piatti, anfore e brocche diventano superfici su cui l’artista disegna volti, animali e simboli. In questi oggetti d’uso comune, Picasso dimostra che anche la materia più umile può trasformarsi in arte, se attraversata dall’immaginazione.

La Jeunesse (II). [Vallauris], Pablo Picasso, 23 maggio 1950. Prova del primo stato.Litografia originale stampata in inchiostro nero 65×50 cm, Collezione privata
Opere e curiosità da non perdere
Tra i pezzi più interessanti che possiamo trovare in questa mostra spicca la litografia La Jeunesse (II), realizzata da Picasso il 23 maggio 1950 e che raffigura figure stilizzate immerse in un’atmosfera di energia e leggerezza. Le ceramiche dell’Atelier Madoura, invece, raccontano un Picasso che si diverte con la materia, che gioca con forme e colori in modo spontaneo e quasi infantile.
Da non perdere, se sei una amante dell’autenticità dell’arte, anche una celebre foto scattata da André Villers nel 1957, in cui l’artista posa come un “braccio di ferro”: un gesto ironico che riassume la forza e l’umorismo con cui affrontava la vita.
Orari e informazioni utili
La mostra è visitabile ogni giorno: nei feriali dalle 9.30 alle 19.30, mentre nei weekend e nei festivi l’orario si estende fino alle 20.30 (ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura). Le tariffe variano in base a riduzioni e convenzioni previste dai Musei di Roma.
L’evento si tiene al Museo Storico della Fanteria dell’Esercito Italiano di Roma dal 4 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026.
Gli orari di apertura sono:
- dal lunedì al venerdì: 9.30 – 19.30
- sabato e domenica: 9.30 – 20.30
(l’ultimo ingresso è consentito fino a trenta minuti prima della chiusura).
Le date e gli orari potrebbero subire alcune variazioni, pertanto è consigliata la consultazione del sito ufficiale prima della visita.
Non è richiesta prenotazione: l’accesso è possibile presentando il voucher acquistato presso la biglietteria del museo, valido per un solo ingresso fino alla chiusura della mostra, senza distinzione tra giorni feriali o festivi.
L’ingresso è gratuito per i bambini fino a 5 anni.
Perché vale la pena visitarla
Picasso – Il linguaggio delle idee non è solo una mostra d’arte, ma un’esperienza accessibile anche a chi non è esperto del settore. Le opere scelte, le fotografie e gli oggetti raccontano un artista che non smette mai di reinventarsi e di cercare nuove vie per comunicare.
Picasso a Roma fino al 25 gennaio 2026 non è solo una mostra, ma un viaggio tra invenzione, emozione e materia
È un’occasione unica per vedere da vicino la mente e la mano di un uomo che ha saputo parlare con il colore, con la materia e perfino con il silenzio di un semplice pezzo di linoleum.

Parte dell’allestimento della mostra
Il nostro parere personale: a differenza delle mostre che si concentrano sui capolavori più noti — dai periodi Blu e Rosa al Cubismo — l’allestimento romano privilegia la scoperta di un Picasso “manuale”. In esposizione si trovano linoleografie, ceramiche, schizzi e fotografie che raccontano la sua voglia di sperimentare materiali comuni e trasformarli in arte. L’intento è mostrare il lato più concreto e sperimentale della sua creatività, quello che nasce dal gesto, dalla curiosità e dal contatto diretto con la materia.
Uno degli aspetti più originali della mostra è il taglio narrativo, che restituisce un Picasso meno mitizzato e più umano. La sezione “Picasso, gli amici, le donne” racconta il rapporto profondo tra le sue relazioni personali e la sua produzione artistica. Muse, compagne e amiche diventano parte integrante della sua ispirazione: volti e sentimenti che si trasformano in linee e colori, rivelando un artista emotivo e profondamente legato ai suoi affetti.
L’esposizione romana offre al pubblico l’occasione di ammirare materiali raramente esposti nel nostro Paese. Tra questi, i disegni preparatori per il balletto Le Tricorne del 1917 — testimonianza della sua collaborazione con i Ballets Russes — e la riproduzione del Carnet de La Coruña (1894-1895), il quaderno di schizzi che documenta i primi esercizi del giovanissimo Picasso. Questi pezzi consentono di osservare da vicino la trasformazione del suo linguaggio visivo, dalle origini al pieno sviluppo della maturità.
La mostra dedica ampio spazio anche alla dimensione privata dell’artista. Nella sezione “Côte d’Azur, foto e mostre” sono esposte fotografie realizzate da Edward Quinn e André Villers, che ritraggono Picasso nei momenti più spontanei: al lavoro, in compagnia degli amici o durante la vita di tutti i giorni. Queste immagini restituiscono un Picasso giocoso e ironico, lontano dall’immagine del genio distaccato e solitario, offrendo una lettura autentica e umana del suo carattere.
Un’altra parte importante del percorso espositivo è dedicata alle ceramiche nate negli anni Cinquanta nell’Atelier Madoura, a Vallauris. Qui Picasso trasformò oggetti comuni — piatti, brocche, vasi — in piccole opere d’arte, cancellando i confini tra arti “maggiori” e “minori”. Questo dialogo tra pittura e artigianato rappresenta una delle chiavi più originali per comprendere la sua idea di libertà creativa e la sua capacità di reinventare tutto ciò che toccava.
| Info | Dettagli |
|---|---|
| Titolo della mostra | Picasso – Il linguaggio delle idee |
| Artista o artisti partecipanti | Pablo Picasso |
| Tipologia della mostra | Esposizione |
| Ente organizzatore / promotore | Prodotta da Navigare srl, per iniziativa culturale promossa dal Ministero della Difesa e Difesa Servizi S.p.A. |
| Patrocini o collaborazioni istituzionali | Regione Lazio; Comune di Roma – Assessorato alla Cultura; Ambasciata di Spagna a Roma; Instituto Cervantes Roma; CIU Unionquadri |
| Luogo | Museo Storico della Fanteria |
| Indirizzo | Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9 – 00182 Roma |
| Data di inizio | 4 ottobre 2025 |
| Data di fine | 25 gennaio 2026 |
| Curatore | Joan Abelló, Marco Ancora e Carlota Muiños |
| Biglietto / ingresso | Intero €15 circa (weekend/festivi) – Feriali prezzo differente |
| Prenotazione | Opzioni di prenotazione online tramite modulo oppure voucher |
| Sito ufficiale o pagina web dedicata | www.navigaresrl.com |
| Telefono | +39 351 840 3634 / +39 333 609 5192 |
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