Potrebbe sembrare semplice impacchettare delle opere e spostarle da un museo all'altro, non è così: l'esperienza del Museo di Londra
Lo storico Museo di Londra, noto come “Museum of London“, sta vivendo un momento epocale nella sua storia, ossia il trasloco verso la nuova sede nuova sede di Smithfield, più grande e più contestualizzata. Fondato con l’intento di narrare la storia della metropoli, il Museo ospita una vasta collezione di oltre 6 milioni di oggetti, rappresentando così la più imponente raccolta di storia urbana al mondo.
Compito non facile, anche perché per consentire il trasferimento delle preziose collezioni, il Museo sta vivendo un momento di chiusura forzata (che perdura dallo scorso 4 dicembre 2022), con un investimento stimato di 250 milioni di sterline, 286 milioni di euro. L’obiettivo finale è quello di riaprire le porte nel 2026, ospitando le sue ricchezze storiche in un nuovo contesto: il Mercato vittoriano. Attraverso i suoi social, rende partecipi i fans con video che mostrano le varie fasi di “impacchettamento” di opere più o meno delicate, non solo per il trasporto ma anche per non danneggiarlo durante le operazioni di spostamento all’interno delle teche.

Un prospetto della nuova sede del museo
Il trasferimento del Museum of London rappresenta un momento di svolta e il suo direttore, Finbarr Whooley, a suo tempo aveva sottolineato che la decisione di spostare il Museo è stata guidata dalla volontà di superare gli ostacoli legati alla sua posizione attuale, situata nel cuore del distretto finanziario di Londra. La collocazione del Museo, in prossimità della City e del Barbican Estate, è stata a lungo oggetto anche di critiche, con segnalazioni già dagli anni ’70 riguardo alla difficoltà nel trovare l’ingresso dell’esposizione permanente. Il trasferimento consentirà dunque di trovare una nuova casa offrendo uno spazio più adatto per esporre.
Inizialmente, il complesso del Smithfield Market era costituito da due edifici con scopi distinti. Entrambe le strutture, il Mercato Generale e il Mercato del Pollame, attualmente si trovano in fase di restauro e riqualificazione in preparazione della loro trasformazione in spazi dedicati alla cultura.
Il London Museum avrà due sedi con doppia esposizioni di tra mostre e aree didattiche
Il processo di recupero dei due edifici, dopo il restauro dei loro elementi strutturali, prevede che il primo, il General Market, venga adibito all’esposizione permanente del London Museum, mentre il secondo, il Poultry Market, sarà destinato a ospitare mostre temporanee e aree didattiche. Il progetto, che ha coinvolto finora oltre 50.000 cittadini londinesi, si propone di preservare l’autenticità delle strutture originali del mercato. Risalenti rispettivamente all’epoca vittoriana e agli anni sessanta, questi due edifici si trasformeranno in un nuovo polo di avanguardia artistica e culturale.

Il progetto è curato dagli architetti Asif Khan, Julian Harrap e Stanton Williams
Tra i sostenitori entusiasti del progetto figura Sharon Ament, direttrice del Museum of London, la quale ha descritto così l’inizio dei lavori di costruzione: “Questo è un momento emozionante nella creazione di questo nuovo museo, e stiamo collaborando strettamente con migliaia di londinesi per creare uno spazio stimolante che rifletta veramente cosa significhi essere un londinese oggi, oltre a esplorare la nostra storia“.
Le numerose collezioni rappresentano una preziosa testimonianza della storia della metropoli. Derivanti in parte dal Guildhall Museum, fondato nel 1826, e dal London Museum, istituito nel 1911, queste collezioni comprendono una vasta gamma di oggetti, dalle antichità della City e dei sobborghi, alle insegne e ai pezzi che narrano la società attraverso le epoche. Tra gli oggetti esposti vi sono anche abiti di scena, opere d’arte decorative e strumenti provenienti da aziende locali, offrendo così una panoramica completa dei cambiamenti e delle influenze che hanno plasmato la storia di Londra nel corso dei secoli.
Si parla di un’operazione complessa ma necessaria, per garantire un futuro prospero in nuovo edificio, che risale al progetto del 1860 dell’architetto Horace Jones e che offrirà un ambiente più accogliente e accessibile ai turisti, con la possibilità di raddoppiare o addirittura triplicare il numero di visitatori. Gli spazi sotterranei dell’edificio forniranno l’ambiente ideale per conservare e esporre le collezioni più delicate, garantendo la loro sicurezza e integrità nel corso del trasferimento. Ad oggi, il personale del Museo sta lavorando attivamente per imballare e trasferire gli oggetti, prestando particolare attenzione ai pezzi più fragili e delicati. Con l’inaugurazione prevista per il 2026, il Museum of London si prepara a inaugurare un nuovo capitolo della sua storia, offrendo ai visitatori un’esperienza arricchita e rinnovata della storia e della cultura della vibrante metropoli britannica.
A che punto è il trasloco?
Il Museum of London ha digitalizzato e confezionato individualmente metà della sua collezione di 10.000 opere, rendendo noto che è ormai è giunto a metà di un processo di due anni iniziato nel gennaio 2023: interessante notare che lo spostamento prevede l’utilizzo di un codice a barre del museo, il controllo, la digitalizzazione e l’imballaggio per ciascun oggetto, individualmente.
Opere che variano da piccoli vetri archeologici a oggetti di grandi dimensioni come il calderone olimpico del 2012, l’ascensore Selfridges e la passeggiata vittoriana. Il filmato in alto mostra lo staff del museo nel processo di disinstallazione della sua galleria Pleasure Gardens, che ospitava abiti e indumenti del XVIII e XIX secolo. Si prevede che la nuova sede del museo a Smithfield accoglierà milioni di visitatori in più quando riaprirà, compresi tutti gli studenti delle scuole di Londra, giusto per restare ai visitatori locali.





