Mostra Pompeii Threnody di Cerith Wyn Evans all’Antiquarium di Boscoreale: installazioni luminose e opere site-specific che rileggono la memoria di Pompei

All’Antiquarium di Boscoreale, accanto alla storica Villa Regina, prende forma un progetto espositivo che intreccia sensibilità contemporanea e memoria antica: Pompeii Threnody, personale di Cerith Wyn Evans, artista nato a Llanelli nel 1958. La rassegna, visitabile dal 19 luglio 2025 all’11 gennaio 2026, rientra nel programma Pompeii Commitment. Materie archeologiche, iniziativa che favorisce nuove letture del patrimonio pompeiano attraverso lo sguardo dell’arte attuale.

La mostra è un’indagine elegante e intensa su memoria, tempo e mutamento, temi chiave nella produzione dell’artista gallese, noto per la sua sensibilità poetica sulla scena internazionale

La mostra è un’indagine elegante e intensa su memoria, tempo e mutamento, temi chiave nella produzione dell’artista gallese, noto per la sua sensibilità poetica sulla scena internazionale

L’allestimento non si limita a mostrare opere, ma costruisce un percorso che invita a interrogarsi su tempo, metamorfosi e ricordo. Wyn Evans dà voce a un dialogo sotterraneo con ciò che continua a pulsare nel paesaggio pompeiano, rievocando ciò che di Pompei resta vivo oltre la distruzione.

Il titolo Threnody – che richiama i canti funebri antichi – orienta l’intera esperienza: un viaggio che trasforma lo spazio espositivo in un lamento poetico, carico di suggestioni provenienti dall’archeologia.

Il percorso raccoglie dodici lavori, dieci dei quali sviluppati appositamente per l’Antiquarium e calibrati sugli ambienti che li accolgono.

Una serie di immagini dedicate ai cipressi della piana del Sarno introduce il visitatore a una dimensione geologica e memoriale. Si tratta di incisioni realizzate tramite photogravure: la fotografia viene impressa su una superficie sensibile e poi trasferita su una lastra di zinco. Il risultato è una matrice complessa, dove strati temporali e culturali si intrecciano.

La luce del carro cerimoniale: un’installazione palindromica

Una delle opere centrali della mostra prende ispirazione dal carro cerimoniale scoperto a Civita Giuliana. Al suo interno campeggia il palindromo latino IN GIRUM IMUS NOCTE ET CONSUMIMUR IGNI. In questa installazione, realizzata in proporzioni vicine alle dimensioni originali delle ruote e caratterizzata da una tonalità luminosa di circa 6.500 Kelvin, la frase antica diventa un’emanazione luminosa che richiama ciclicità ed eterno ritorno.

  • Le palme dorate nel cortile dell’Antiquarium. Nel patio che si affaccia su Villa Regina emergono sculture luminose che riprendono la sagoma delle palme. Le loro emissioni si riflettono sulle pareti, creando un movimento di bagliori che si fonde con la struttura architettonica, richiamando atmosfere domestiche tipiche delle antiche dimore romane.
  • L’efebo all’ingresso. Il percorso è introdotto da una statua in bronzo di un giovane portatore di lampada. Le leggere tracce dorate sul volto rimandano a rituali ormai perduti, offrendo un preludio silenzioso al tema della memoria frammentaria che percorre tutta la mostra.
  • Opere destinate al patrimonio permanente. Due creazioni – le fotoincisioni dei cipressi e l’installazione luminosa con il palindromo – entreranno nella collezione del Parco Archeologico di Pompei. Un gesto che consolida il rapporto tra linguaggi contemporanei e materiali antichi, sancendo un legame duraturo tra le due sfere.
  • La cornice dell’Antiquarium e il legame con Villa Regina. La scelta di collocare la mostra all’Antiquarium non è accessoria: la struttura, affacciata sulla Villa Regina, si inserisce naturalmente in un contesto archeologico stratificato. La villa, databile al I secolo a.C., è stata riportata alla luce attraverso indagini che ne hanno evidenziato più livelli di utilizzo. Nel cortile dell’Antiquarium è presente un impluvium, vasca romana destinata alla raccolta dell’acqua piovana: un elemento che amplifica il dialogo tra la quotidianità antica e le opere luminose che oggi la circondano.

Organizzazione, orari e informazioni utili

La direzione scientifica del progetto è affidata ad Andrea Viliani, con la collaborazione di Stella Bottai, Laura Mariano e Caterina Avataneo.
La mostra è sostenuta dal Parco Archeologico di Pompei e dalla Nicoletta Fiorucci Foundation.

  • L’Antiquarium è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19, con ultimo accesso alle 18.
  • Il biglietto d’ingresso costa 8 euro, ridotto a 2 euro per i cittadini dell’Unione Europea tra i 18 e i 25 anni.
  • La visita è inclusa anche nei pass “3 days” e nel biglietto giornaliero di Pompei.

Pompeii Threnody non si limita a intrecciare passato e presente: li mette in vibrazione, facendo risuonare tracce antiche attraverso dispositivi contemporanei. Le opere di Wyn Evans, articolate in luce, forme e parole, creano un rimbalzo tra ciò che la storia ha conservato e ciò che l’arte reinterpreta.

Ne nasce un’esperienza che non celebra semplicemente Pompei, ma la rilegge come un organismo ancora vivo, capace di dialogare con il nostro tempo attraverso nuovi codici espressivi.

Informazioni sulla mostra
InfoDettagli
Titolo della mostraPompeii Threnody di Cerith Wyn Evans
Artista o artisti partecipantiCerith Wyn Evans
Tipologia della mostraMostra site-specific
Ente organizzatore / promotoreParco Archeologico di Pompei
LuogoPompei
IndirizzoAntiquarium di Boscoreale, viale Villa Regina 1
Data di inizio19 luglio 2025
Data di fine11 gennaio 2026
CuratoreParco Archeologico di Pompei
Orari di apertura9-19 tutti i giorni
Biglietto / ingresso8€; ridotto 2€
Sito ufficiale o pagina web dedicatapompeiisites.org
Telefono081/5368796

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