Tai Shani trasforma Somerset House in un sogno sospeso con The Spell or The Dream, un’installazione tra incubo, poesia e rinascita

Dopo la mostra “Tai Shani: Cardinal”, allestita presso la galleria Gathering di Londra fino all’8 novembre 2025, un’altra mostra permane nel cuore di Londra (precisamente nel cortile Edmond J. Safra di Somerset House), inaugurata il 7 agosto 2025 scorso con la monumentale installazione The Spell or The Dream: stiamo parlando dell’artista Tai Shani. L’opera, ideata per celebrare i venticinque anni di apertura al pubblico del celebre centro culturale, presenta una figura colossale dal volto azzurro, distesa in una teca di vetro. Il corpo, avvolto in un abito bianco dai ricchi volant, sembra sospeso in un limbo: non dorme del tutto, ma non è neppure sveglio. L’artista invita lo spettatore a sostare davanti a questa creatura silente, respirante, quasi ipnotica, e a confrontarsi con la fragilità del presente e l’ambiguità del sogno.

Tai Shani, 2023

Tai Shani, 2023

Dualità tra forma e suono

Il progetto si sviluppa su due piani intrecciati: da un lato la scultura monumentale del “dormiente”, dall’altro The Dream, una trasmissione radiofonica attiva giorno e notte. Questa componente sonora, diffusa nello spazio e online, crea un ambiente immersivo in cui il confine tra realtà e immaginazione si fa poroso. Tai Shani descrive il suo soggetto come “presente ma assente”, simbolo di una collettività paralizzata, incapace di agire ma ancora viva. Le suggestioni provengono da miti e fiabe antiche – dai sonni eterni delle principesse incantate ai racconti gotici di metamorfosi e risvegli – rielaborati in chiave contemporanea per affrontare la crisi della socialità e l’urgenza di nuovi orizzonti.

Il percorso di un’artista tra linguaggi e visioni

Britannica di origini internazionali, Tai Shani ha costruito un linguaggio ibrido che unisce teatro, cinema, scrittura e arti visive. Nel 2019 ha ricevuto il Turner Prize, condividendolo con gli altri finalisti in un gesto collettivo di solidarietà artistica. The Spell or The Dream rappresenta un tassello ulteriore del suo cammino: un’analisi poetica e politica dei miti femminili, delle figure di strega e dei racconti di potere che attraversano il nostro immaginario. Il fiabesco, il post-coloniale e il surreale si fondono in una ricerca che usa il fantastico come strumento critico e spirituale.

Artista britannica contemporanea, Tai Shani è riconosciuta per installazioni di forte impatto visivo e immersivo che combinano scultura, performance, scrittura e linguaggi cinematografici. Nata nel 1976, opera a Londra, dove svolge anche attività didattica presso il Royal College of Art.

La sua produzione indaga il mito, il pensiero femminista, il fantastico e l’immaginario politico, rielaborando figure archetipiche – come streghe, eroine e creature ibride – per affrontare questioni legate al potere, alla memoria e alla dimensione collettiva.

Nel 2019 le è stato assegnato il Turner Prize, massimo riconoscimento dell’arte britannica, in forma condivisa con gli altri finalisti. Il suo lavoro, di natura spesso monumentale e teatrale, fonde attrazione estetica e inquietudine, trasformando l’idea del sogno in uno strumento poetico e critico per interpretare la contemporaneità.

Tai Shani, L’incantesimo o il sogno, Commissione per il cortile di Somerset House 2025 © Adam James Sinclair e Lotti V Closs, 2024

Tai Shani, L’incantesimo o il sogno, Commissione per il cortile di Somerset House 2025 © Adam James Sinclair e Lotti V Closs, 2024

La radio come spazio di sogno collettivo

Accanto alla scultura, la radio-installazione The Dream amplia l’opera in una dimensione partecipativa. Il programma, trasmesso senza interruzioni, raccoglie interventi di artisti, scrittori, musicisti e pensatori tra cui Brian Eno, Yanis Varoufakis, Cecilia Vicuña e Cécile B. Evans. Il pubblico può contribuire inviando propri sogni e riflessioni, creando una sorta di archivio condiviso dell’inconscio contemporaneo. Shani definisce questo esperimento “un paesaggio sonoro dell’interiorità del sognatore”, un modo per rendere udibile ciò che normalmente resta taciuto.

Nel suo lavoro più recente, l’artista aveva introdotto il motivo delle candele come elementi di passaggio tra visibile e invisibile. In The Spell or The Dream, il sogno assume una valenza politica: sognare, oggi, significa opporsi all’immobilismo, immaginare alternative in un’epoca di chiusure. I colori intensi e psichedelici, l’azzurro della pelle del gigante e il candore barocco del suo vestito evocano una tensione costante tra bellezza e inquietudine, morte e rinascita. L’opera diventa così un rituale contemporaneo, una meditazione visiva sul confine tra spirituale e materiale.

Dalla capitale britannica alla Scozia e oltre

Dopo la scorsa permanenza londinese (7 agosto – 14 settembre 2025), l’installazione proseguirà poi verso il parco d’arte di Jupiter Artland, nei pressi di Edimburgo. Lì sarà visibile per tutta la stagione invernale, segnando un’apertura straordinaria del sito. Parallelamente, Shani presenta a Londra la mostra Cardinal presso la galleria Gathering: un ambiente immersivo dai toni cremisi e violacei, dove pittura, suono e luce si fondono in un percorso intimo sul lutto e la trasformazione personale.

Con questo ciclo di lavori, Tai Shani invita il pubblico a confrontarsi con la propria inerzia e con il desiderio di rinascita. Il suo “gigante dormiente” è insieme monumento e specchio, simbolo di un’umanità sospesa tra paura e speranza. In un mondo segnato da crisi ambientali e sociali, l’artista propone il sogno non come fuga, ma come gesto politico: un modo per riaccendere l’immaginazione collettiva e credere, ancora, che il risveglio sia possibile.


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