Mostra di Leonora Carrington a Palazzo Reale Milano: oltre 60 opere, simboli surrealisti e temi femminili in una retrospettiva unica fino all’11 gennaio 2026
A Palazzo Reale, nel cuore di Milano, è aperta al pubblico fino all’11 gennaio 2026 la prima grande esposizione italiana dedicata a Leonora Carrington, pioniera del surrealismo e figura imprescindibile dell’arte del Novecento. L’allestimento riunisce oltre sessanta lavori, comprendendo quadri, disegni, fotografie e documenti d’archivio provenienti da musei e collezioni internazionali, offrendo una panoramica ricca e articolata della traiettoria creativa dell’artista.
La mostra nasce grazie alla collaborazione tra Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale, MondoMostre, Civita Mostre e Musei ed Electa, rientrando nel programma delle Olimpiadi Culturali Milano Cortina 2026. La progettazione del percorso è affidata ai curatori Tere Arcq e Carlos Martín, che hanno costruito un itinerario capace di restituire la complessità dell’immaginario carringtoniano.
Un’esistenza in movimento
Nata nel 1917 nella regione inglese del Lancashire e cresciuta in un contesto intriso di leggende celtiche, Carrington si spostò presto in varie città d’Europa: soggiornò a Firenze, visse a Parigi accanto agli altri surrealisti, trascorse periodi nel sud della Francia, in Spagna e poi a New York, prima di approdare definitivamente in Messico, paese in cui trovò un ambiente fertile per la propria identità artistica e personale.
Il percorso espositivo ripercorre queste fasi attraverso sezioni dedicate alla giovinezza, al periodo surrealista e alla rinascita vissuta nel continente americano, mettendo in luce quanto il suo spostarsi di luogo in luogo sia stato determinante nel plasmare la sua visione del mondo.

Leonora Carrington, La joie de patinage, 1941, Olio su tela, 45.7 x60.9 cm, Madrid, Collection Peréz Simón © Estate of Leonora Carrington, by SIAE 2025
Durante i suoi anni italiani, in particolare nella Firenze degli anni Trenta, Carrington entrò in contatto con i maestri del Trecento e del Quattrocento: un bagaglio visivo che rimarrà vivo nelle sue opere, riconoscibile nelle atmosfere sospese, nei colori tenui e nella qualità narrativa delle composizioni.
Le opere emblematiche in mostra
Tra i lavori esposti emergono diversi dipinti che incarnano gli aspetti più caratteristici del suo linguaggio:
- “La joie de patinage” (1941) – Una scena dinamica e poetica, in cui il movimento sembra scivolare su un piano tra sogno e ricordo. L’opera rivela una sensibilità narrativa capace di trasformare un gesto quotidiano in un frammento di fiaba surrealista.
- “Snake bike, floripondio” (1975) – In questo quadro la metamorfosi prende corpo attraverso forme ibride e presenze enigmatiche. L’artista intreccia elementi organici, simbologie misteriose e una dimensione alchemica che richiama rituali di trasformazione.
- “Grandmother, Moorhead’s Aromatic Kitchen” (1974) – La cucina, tema ricorrente nella mostra, diventa qui un tempio domestico dove ingredienti e utensili assumono un valore magico. L’opera celebra la saggezza femminile come forza creativa, restituendo un ambiente ordinario come spazio di potere e conoscenza.
- “Sous la rose des vents” (1955) – Questa tela presenta una figura situata sotto una sorta di bussola mistica, evocando temi di orientamento, migrazione e ricerca interiore. La simbologia suggerisce un legame tra destino personale e dimensione cosmica.
Temi portanti dell’universo carringtoniano
Le sezioni della mostra introducono alcuni nuclei tematici cruciali:
- Ecologia e visione femminile: gli organizzatori evidenziano come Carrington avesse intuito la connessione profonda tra mondo naturale e condizione delle donne, anticipando discussioni oggi centrali nella cultura contemporanea.
- Fantasia e metamorfosi: il suo repertorio è popolato da figure straordinarie: esseri a metà tra umano e animale, scenari dominati da un’immaginazione libera e incontaminata, narrazioni che mescolano realtà e fiaba.
- L’esilio come rinascita: la sezione intitolata “Spaesamento e Bilocazione” racconta il suo trasferimento in Messico e il modo in cui questa esperienza contribuì a ridefinire la sua identità, alimentando nuove visioni artistiche.
- Saperi arcani e simboli perduti: astrologia, alchimia, mitologia e antichi rituali ricorrono nelle sue opere, diventando strumenti per esplorare la relazione tra individuo e universo.
- Cucina e potere matriarcale: la “Cucina Alchemica” è uno dei nodi interpretativi più affascinanti dell’esposizione: un luogo domestico riletto come laboratorio sacro, dove la trasformazione degli ingredienti si fa metafora della creatività femminile.
Una voce femminile libera e radicale

Leonora Carrington, Sous la rose des vents (Under the Compass Rose), 1955 Olio su tela, 54.6×33.7 cm Dallas Museum of Art, The Eugene and Margaret McDermott Art Fund, Inc., 2022.22.McD © Estate of Leonora Carrington, by SIAE 2025
Carrington non fu soltanto pittrice: scrisse racconti, inventò personaggi fantastici, elaborò testi teatrali e idee che si collocano in un dialogo continuo con la dimensione sociale e politica. Nelle sue opere emergono ironia, ribellione e un persistente desiderio di scardinare regole e gerarchie.
Nella sua visione la casa si rivela spazio di autonomia e immaginazione: nelle tele, l’ambiente domestico diventa luogo di resistenza simbolica, dove l’ordinario è trasfigurato in rito e conoscenza.
L’eredità nel presente
Sebbene gran parte della sua esistenza appartenga al secolo scorso, il pensiero di Carrington è oggi considerato straordinariamente attuale. La sua capacità di intrecciare spiritualità, ecologia, autonomia femminile e immaginazione la rende una delle figure più incisive del pensiero ecofemminista.
La retrospettiva milanese segue il rinnovato interesse nei suoi confronti, già evidente quando un suo racconto ispirò il titolo della Biennale di Venezia 2022, “Il latte dei sogni”.
L’esposizione milanese restituisce la voce di un’artista capace di unire sogno, mito e ricerca interiore in un linguaggio senza tempo. Con il suo universo alchemico e profondamente narrativo, Carrington offre ancora oggi strumenti per interrogare il nostro rapporto con la natura, il potere e l’identità, confermandosi come una presenza imprescindibile nell’arte contemporanea.
| Info | Dettagli |
|---|---|
| Titolo della mostra | Leonora Carrington |
| Artista o artisti partecipanti | Leonora Carrington |
| Tipologia della mostra | Esposizione di 60 opere |
| Ente organizzatore / promotore | Palazzo Reale |
| Luogo | Piazza Duomo, Milano |
| Indirizzo | Piazza del Duomo, 12, 20122 Milano MI |
| Data di inizio | 20 settembre 2025 |
| Data di fine | 11 gennaio 2026 |
| Biglietto / ingresso | intero €15; ridotto da €13 |
| Sito ufficiale o pagina web dedicata | www.palazzorealemilano.it |
| Telefono | +39 02 884 45 181 |
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