La mostra si sviluppa nelle Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino e racconta la vita e la carriera di Orazio Gentileschi, artista che seppe attraversare epoche, corti e stili con sorprendente flessibilità

Dal 22 novembre 2025 al 3 maggio 2026 le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino ospitano «Orazio Gentileschi. Un pittore in viaggio», una rassegna che esplora la carriera e la genialità di uno dei pittori più influenti del Seicento italiano. L’esposizione, curata da Annamaria Bava e Gelsomina Spione, offre al pubblico una selezione di opere provenienti da prestigiose collezioni italiane e internazionali.

L’allestimento non si limita a una semplice raccolta di dipinti: mette in luce il percorso itinerante di Gentileschi, artista capace di confrontarsi con contesti culturali diversi, di dialogare con altri pittori e di adattare la propria arte alle esigenze di collezionisti e corti europee.

Fulcro della rassegna è la grande pala con l’Annunciazione realizzata da Orazio Gentileschi nel 1623 per il duca di Savoia e ritenuta da tutta la critica uno dei vertici assoluti della produzione del maestro toscano

Fulcro della rassegna è la grande pala con l’Annunciazione realizzata da Orazio Gentileschi nel 1623 per il duca di Savoia e ritenuta da tutta la critica uno dei vertici assoluti della produzione del maestro toscano

Il filo del viaggio è una conduzione concettuale tra evoluzione e opere

Il concetto centrale della mostra è il viaggio, inteso sia come spostamento fisico sia come evoluzione artistica. Gentileschi non si limitò a restare nella sua Pisa natale o a Roma, ma percorse città come Genova, Parigi e Londra, entrando in contatto con le principali corti e i committenti più importanti dell’epoca. Questo vagabondaggio creativo ha segnato la sua produzione con influenze eterogenee, rendendo la sua arte versatile e sempre al passo con i gusti del tempo.

Tra i pezzi forti della mostra spicca la grande pala con l’Annunciazione del 1623, commissionata dal duca di Savoia e considerata uno dei vertici assoluti dell’intera produzione di Gentileschi. Accanto a questa, la rassegna offre un panorama di opere provenienti da istituzioni come il Louvre, il Prado e la Pinacoteca Vaticana, in linea con la politica di valorizzazione dei Musei Reali.

Oltre 40 opere provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo si confrontano tra loro, offrendo forse il primo grande (ampio) sguardo completo e variegato sulla carriera di Orazio Gentileschi. È come aprire una finestra su un artista che ha attraversato secoli e corti europee, e che finalmente viene messo al centro dell’attenzione.

La mostra rientra nel programma culturale dei Musei Reali e gode del sostegno istituzionale e di collaborazione con collezioni internazionali che hanno concesso opere in prestito

La mostra rientra nel programma culturale dei Musei Reali e gode del sostegno istituzionale e di collaborazione con collezioni internazionali che hanno concesso opere in prestito

Curiosità e dialogo con i contemporanei

Durante la sua carriera, Gentileschi godette di un prestigio paragonabile a quello di Caravaggio, Rubens e Van Dyck. La sua opera fu apprezzata da sovrani come Carlo Emanuele I di Savoia, Maria de’ Medici, Filippo IV di Spagna e Carlo I d’Inghilterra. Questi contatti gli permisero di operare presso centri artistici di primo piano, arricchendo la sua tavolozza stilistica e aumentando il suo raggio d’azione.

Passeggiando tra le sale, si percepisce come ogni quadro racconti non solo una storia sacra o mitologica, ma anche l’incontro con una corte, un collezionista o un’altra scuola pittorica. La mostra invita i visitatori a chiedersi: in che modo la mobilità di un artista può influenzare il suo stile? Come le diverse tradizioni artistiche europee hanno plasmato l’occhio di Gentileschi?

Roma e gli esordi pisani

  • Osserva le prime opere di Gentileschi, come la Madonna con Bambino e Santi, dove si percepisce un equilibrio tra manierismo e prime spinte naturalistiche.
  • Nota come la luce e la composizione prefigurino il linguaggio più diretto e realistico che adotterà in seguito.
  • Spunto di osservazione: confronta i volti dei santi con quelli delle opere successive; cosa cambia nella resa dei tratti umani?

Il linguaggio naturalistico

  • Qui la mostra evidenzia il passaggio dallo stile manierista a quello influenzato da Caravaggio e dai suoi seguaci.
  • Opere chiave: Madonna in gloria e la Santissima Trinità, Battesimo di Cristo.
  • Osservazione attiva: prova a identificare il gioco di luci e ombre che conferisce realismo e profondità alle figure.

Genova e le influenze esterne

  • La tappa genovese segna lo scambio con artisti come Simon Vouet e il fratello Aurelio.
  • Opere di questo periodo mostrano eleganza e raffinatezza nei dettagli dei tessuti e degli ornamenti.
  • Spunto: quale impatto hanno queste influenze sulla resa dei gesti e delle posture dei soggetti?

Le corti europee: Parigi e Londra

  • Qui Gentileschi entra in contatto con Antoon van Dyck e altre figure di spicco delle corti europee.
  • Opere da non perdere: Annunciazione per il duca di Savoia, Mosè salvato dalle acque.
  • Come cambia la tavolozza e la luce rispetto alle opere romane?

Gentiloni e la sua capacità emozionale, soggettiva e sensibile

Passeggiando tra le sale, ti accorgi subito di quanto Gentileschi sapesse reinventare il familiare. Prendi ad esempio i soggetti religiosi o mitologici: a prima vista possono sembrare simili, ma basta soffermarsi su un volto, su un gesto, su un dettaglio della luce per capire quanto ogni quadro racconti una storia diversa. C’è una sensibilità quasi teatrale nella gestione dello sguardo dei personaggi, nella postura, nel modo in cui la luce gioca con i panneggi. In certi momenti ti sembra quasi di percepire il respiro dei protagonisti o di intuire le emozioni che l’artista voleva trasmettere, come se ogni tela fosse un piccolo palcoscenico barocco.

E poi c’è il fascino delle opere meno celebri, quelle che raramente escono dai depositi dei musei. Sono i veri tesori nascosti della mostra: dettagli che sfuggono ai manuali, sperimentazioni stilistiche che mostrano un Gentileschi più audace e curioso. Qui si percepisce la sua voglia di esplorare, di modulare il colore e il chiaroscuro in modi più intimi, quasi personali, lontano dai grandi capolavori che tutti conoscono. È come scoprire un lato privato dell’artista, che ti fa sentire privilegiato a poter osservare questi lavori da vicino, cogliendo sfumature e contrasti che altrimenti passerebbero inosservati.

Info utili

Vuoi prenotare la mostra? Ecco le info più utili:

SezioneDettagli
Orari di aperturaDal giovedì al martedì 9.30-19.30 (biglietteria chiude un’ora prima)Chiuso il mercoledì
Aperture straordinarieLunedì 8 dicembre 9.30-19.30Mercoledì 24 dicembre 9.30-17.30Giovedì 25 dicembre 12.00-19.30Lunedì 30 dicembre 9.30-19.30Mercoledì 31 dicembre 9.30-17.30Giovedì 1° gennaio 12.00-19.30Martedì 6 gennaio 9.30-19.30Domenica 5 aprile 9.30-19.30Lunedì 6 aprile 9.30-19.30 (biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti – Intero€ 15,00
Biglietti – Ridotto€ 13,00: 70 anni compiuti, ragazzi 18-25 anni, studenti universitari senza limiti d’età, forze dell’ordine, diversamente abili, giornalisti con tessera, possessori Card Arthemisia, insegnanti, possessori biglietti mostre Arthemisia in corso
Ridotto bambini€ 7,00: ragazzi 12-18 anni non compiuti
Ridotto Trenitalia€ 11,00: clienti con biglietto Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca verso Torino (entro 2 giorni dall’ingresso); acquistabile solo in biglietteria mostrando il titolo di viaggio
OmaggioBambini 0-11 anni, possessori abbonamento Musei Piemonte, Torino Piemonte Card, 1 accompagnatore disabili, diversamente abili con invalidità 100%, accompagnatore/guida di gruppo prenotato (1 per gruppo), insegnanti con gruppo scuola (2 per gruppo), tesserati ICOM, possessori coupon, Vip Card Arthemisia, giornalisti in servizio previa richiesta, guide turistiche provincia Torino con tesserino, dipendenti MIC
Biglietto Open€ 18,00: ingresso senza blocco di data o fascia oraria
Ridotto Gruppi€ 13,00, prenotazione obbligatoria, min 10 – max 25 persone
Ridotto Scuole€ 7,00, ragazzi 12-17 anni, prenotazione obbligatoria, min 10 – max 25 persone
Visite guidate – Gruppi€ 110,00 standard / € 130,00 lingua straniera (biglietto escluso, prenotazione obbligatoria)
Visite guidate – Scuole€ 80,00 standard / € 100,00 lingua straniera (biglietto escluso, prenotazione obbligatoria)
Microfonaggio€ 15,00: obbligatorio per gruppi adulti e scuole secondarie con guida esterna senza proprio sistema
Audioguida€ 2,00: acquistabile in biglietteria
Biglietto combinatoMostra + Musei Reali € 24,00, acquistabile presso biglietteria Musei Reali e online
Diritti di prenotazione e prevenditaSingoli € 1,50/personaGruppi e scuole € 25,00/gruppo (più eventuali diritti agenzia)
Informazioni e prenotazioniTel. +39 011 1848711Email: info@arthemisia.it
Scuole e gruppi – Contatti dedicatiTel. +39 011 1848711Email: didattica@arthemisia.it

Quello che colpisce di più, osservando le tele una dopo l’altra, è la versatilità di Gentileschi. Alcune opere portano ancora i segni di un naturalismo caravaggesco, con luci e ombre drammatiche che danno vita ai soggetti; altre, invece, mostrano un colore più ricco, una mano più raffinata, un gusto elegante che testimonia la capacità dell’artista di adattarsi ai committenti e alle mode del momento. Non è solo pittura, è un dialogo tra stili, epoche e richieste artistiche che cambia da un luogo all’altro.

Non manchiamo di sottolineare quanto questa mostra sia anche un momento di riscoperta. Gentileschi, pur avendo goduto di grande fama in vita — grazie all’appoggio di sovrani e nobili corti europee — è oggi meno conosciuto dal grande pubblico rispetto ad altri maestri del Seicento. Ecco allora che l’esposizione diventa più di una retrospettiva: è un invito a guardare oltre i nomi più celebri e a riscoprire un patrimonio artistico spesso trascurato.

Non è solo un viaggio geografico quello che la mostra racconta. Ogni tappa del percorso — Roma, Genova, Parigi, Londra — diventa un’occasione per riflettere su come l’arte fosse anche questione di diplomazia e relazioni sociali. Gentileschi navigava tra committenze religiose e reali con la stessa maestria con cui modulava luce e colore sulle sue tele.

La nostra opinione è unanime: la mostra è un vero punto di svolta, capace di restituire a Gentileschi il ruolo che merita nella storia dell’arte europea. Non più solo l’allievo di Caravaggio o il padre di Artemisia, ma un artista cosmopolita, sofisticato, capace di reinventare continuamente il proprio linguaggio visivo. Per chi visita, non è soltanto vedere i quadri: è sentire il respiro di un maestro che ha attraversato l’Europa e il tempo, raccontando storie con la luce, il colore e l’emozione.

Informazioni sulla mostra
InfoDettagli
Titolo della mostraOrazio Gentileschi. Un pittore in viaggio
Artista o artisti partecipantiOrazio Gentileschi
Tema o conceptL’allestimento valorizza gli spazi storici, creando un percorso che guida il visitatore attraverso le tappe geografiche e stilistiche della carriera di Gentileschi. Retrospettiva tematica, con oltre 40 opere tra dipinti e tele provenienti da musei e collezioni italiane e internazionali
Tipologia della mostraEsposizione
Ente organizzatore / promotoreMusei Reali di Torino in collaborazione con Arthemisia
LuogoTorino
IndirizzoSale Chiablese, Musei Reali di Torino
Data di inizio22 novembre 2025
Data di fine3 maggio 2026
CuratoreAnnamaria Bava e Gelsomina Spione
Orari di aperturaDal giovedì al martedì 9.30-19.30
Giorni di chiusuraMercoledì chiuso
Biglietto / ingresso15€ intero, 13€ ridotto
PrenotazioneLa prenotazione, tramite il preacquisto del biglietto, è fortemente consigliata
Sito ufficiale o pagina web dedicatamuseireali.beniculturali.it


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